Gandalf

Gandalf il Grigio, più tardi conosciuto come Gandalf il Bianco, era un Ainur appartenente alla schiera dei Maiar di Manwë e Varda. Durante la Terza Era fece parte dell’ordine degli Istari, cinque Maiar scelti personalmente dai Valar per aiutare i popoli della Terra di Mezzo nella loro lotta contro il male. Essi presero la forma di Uomini, ma possedevano poteri fisici e mentali molto più grandi, inoltre Círdan il Carpentiere donò a Gandalf l’Anello Narya, l’anello di fuoco, uno dei tre anelli elfici forgiati da Celebrimbor nella Seconda Era.

Per circa 2,000 anni, Gandalf lavorò accuratamente e senza sosta contro i crescenti poteri del male nella Terra di Mezzo girovagando in tutta le terre dove sembrava essere necessario il suo aiuto. Grande amico di tutte le razze, prese particolarmente a cuore il popolo degli Hobbit, dai quali imparò a fumare l’Erba Pipa. Fu l’ideatore dell’Avventura della Montagna Solitaria, coinvolgendo Bilbo nella compagnia di Thorin e durante la Guerra dell’Anello aiutò Frodo e gli altri Popoli Liberi a combattere contro il potere di Sauron.

Dopo la sconfitta dell’Oscuro Signore sebbene la sua missione fosse conclusa, rimase ancora qualche anno nella Terra di Mezzo, ma il 22 settembre 3021 TE partì dai Porti Grigi alla volta di Valinor assieme agli altri Portatori degli Anelli.

Aspetto e Carattere

Gandalf ne Lo Hobbit e nella prima parte de Il Signore degli Anelli viene descritto come un vecchio uomo dai lunghi capelli bianchi, con una lunga e folta barba anch’essa bianca. Caratteristica peculiare del suo aspetto sono le sopracciglia, particolarmente folte e talmente lunghe da spuntare dall’orlo del suo cappello.

Il suo vestiario logoro e consunto è in netta contrapposizione con quello degli altri membri del Bianco Consiglio, che vestono invece abiti pregiati ed eleganti: da ciò si deduce che Gandalf non badi troppo al suo aspetto; è un uomo trasandato, dall’aspetto molto trascurato e disordinato, ma con dei tratti rassicuranti e un’espressione principalmente pacifica. Benché nelle prime bozze fosse descritto come un uomo piccolo, successivamente venne modificato e nella versione ufficiale è poco più basso di Elrond

” [Gandalf] sempre andava di qua e di là per le Terre Occidentali, da Gondor a Angmar, dal Lindon al Lórien, facendo amicizia con tutte le genti in tempi di bisogno. Cordiale e sollecito era il suo spirito […] La sua gioia, e la sua subita collera, erano velate di panni grigi come la cenere, sicché soltanto coloro che lo conoscevano scorgevano la fiamma che era in lui. Gaio, egli poteva essere, e gentile con il giovane e con il semplice, eppure a volte pronto ad aspre parole e a rimbrottare la stoltezza; ma non era orgoglioso, e non ambiva né a potere né a lodi, sicché ovunque era benvoluto da tutti coloro che non fossero essi stessi superbi. “
—Racconti Incompiuti, parte IV, cap. II, “Gli Istari”
Caratterialmente Gandalf si presenta come un individuo molto bonario, sempre disponibile a venire in aiuto del prossimo e che non possiede né malizia né persegue scopi personalistici. Nonostante ciò egli non è assolutamente un ingenuo, ma è anzi molto intelligente e capace di leggere i cuori degli Uomini mentre sono ben pochi coloro in grado di scorgere la grande fiamma che arde dentro di lui.

La sua saggezza è proverbiale e i suoi consigli sono tenuti da tutti in alta considerazione, tranne forse da Denethor II di Gondor il quale disse più volte di trovarsi più a suo agio con Saruman. Considerato dagli Hobbit un perturbatore della quiete, egli ama questo piccolo popolo e nel corso degli anni lo ha sempre protetto al meglio delle sue possibilità.

Egli è inoltre un accanito consumatore di Erba Pipa che usa di sovente per “schiarirsi le idee”; ciò è motivo di dileggio da parte di Saruman (nonostante egli stesso sia, in segreto, un consumatore di quell’erba), il quale più di una volta ha apostrofato colui che considera un rivale dicendo “L’Erba Pipa dei Mezzuomini ti ha rimbambito il cervello!”.

Poteri e abilità

Gandalf affronta il Re Stregone presso il Cancello di Minas Tirith

La reale entità dei poteri di Gandalf non viene mai specificata nei libri di Tolkien, ma si suppone che sia molto grande. Egli ha l’abilità di suscitare sogni di speranza nelle menti delle persone e di rinsaldare i cuori contro i pericoli dell’Oscurità. È molto saggio e spesso i suoi consigli, benché possano apparire avventati, si rivelano essere i più azzeccati. Nonostante egli non abbia rivelato molto della sua magia, gli Hobbit ad esempio lo considerano poco più che un grande costruttore di fuochi d’artificio, egli anche nelle vesti di Gandalf il Grigio ha dimostrato di essere un potente mago, capace di evocare potenti fiamme per respingere i nemici e di tenere testa contemporaneamente a quattro Nazgûl a Colle Vento ed addirittura al Balrog di Moria.

Conosce praticamente tutti gli incantesimi nelle lingue degli Elfi, degli Uomini e dei Nani e assieme a Radagast condivide l’amicizia con le creature della Terra di Mezzo come le Aquile. Dopo la sua resurrezione in qualità di Gandalf il Bianco egli probabilmente ha aumentato i suoi poteri, tanto da superare persino Saruman, fino ad allora ritenuto il più potente degli Istari. Non si sa se egli sia in grado di confrontarsi con Sauron ma il fatto che abbia grande timore dell’Oscuro Signore e che si rifiuti di guardare nel Palantír temendo di fare la fine di Saruman, fa pensare che egli, nonostante tutto, non sia in grado di affrontarlo, anche se non è mai stato messo seriamente alla prova, neppure dal Re Stregone quando questi entra dal cancello distrutto di Minas Tirith.